Al giorno d’oggi il tipo di commercio più rilevante è quello elettronico, che avviene online tramite la creazione di siti e blog aziendali. La realizzazione siti ecommerce non basta, quello che giova agli affari è la visibilità, il posizionamento su Google tra i primi risultati, così da essere la prima scelta del consumatore. Come si posiziona un sito su Google?

La tecnica più utilizzata per scalare le classifiche è la SEO, che sta per Search Engine Optimization, e che consiste in tutte quelle attività volte a migliorare il sito per permettergli di migliorare il posizionamento nella SERP di Google. Fare SEO significa comprendere la Search Intent dell’utente, ossia il suo intento di ricerca quando apre Google, e attuare una Content Strategy, ossia scrivere dei contenuti che permettono di soddisfare la search intent dell’utente. Fondamentale per iniziare a fare SEO è la scelta delle keywords, per la scelta delle quali è conveniente applicare il concetto della Long Tail, ossia preferire molte parole chiave con volume di ricerca inferiore piuttosto che poche parole chiave con volume di ricerca maggiore. La SEO, come ricordano i Google partners, si divide in tre macroaree: SEO onpage, SEO offpage, SEO onsite. La prima riguarda la struttura dei contenuti del nostro sito, la seconda tutto ciò che avviene al di fuori del nostro sito, come ad esempio la linkbuilding, infine la terza rappresenta la struttura più generale del sito e viene di solito identificata con la seconda.
I contenuti nella SEO sono fondamentali, si dice infatti Content Is King. Devono essere contenuti interessanti, inerenti al sito, costantemente aggiornati e soprattutto non copiati da altri siti. Importante è la presenza delle parole chiave, ma non in maniera macchinosa, bensì il più naturale possibile; scrivere quella parola un centinaio di volte non darà più visibilità al sito, ma risulterà semplicemente artificiosa.
Ultima, ma non meno importante, è la gestione dei link, in particolari i backlink, ossia link su altri siti che puntano al nostro. Anche qui come prima, non è importante la quantità dei link, bensì la qualità del sito che li contiene, se è un sito autorevole da prestigio al nostro sito, viceversa potremmo solo peggiorare la posizione del nostro sito. La linkbuilding è un’operazione lunga e complessa, soprattutto dopo l’avvento di Penguin, algoritmo di Google che individua i link non naturali e penalizza i siti a cui appartengono.
La sintesi è che con un buon utilizzo della SEO, per un periodo di tempo lungo, il sito può ottenere un buon posizionamento duraturo, viceversa si rischia di perdere in pochissimo tempo il lavoro svolto e di dover ricominciare dall’inizio.